Camminare di mattina o di sera: i pro e i contro

Generalmente chi ama ritagliarsi del tempo per camminare cerca di farlo nelle ore libere dal lavoro, o comunque da impegni di vario genere, e dunque di prima mattina, oppure nel tardo pomeriggio. 

Dire che è preferibile uscire la mattina perché l’aria è più pulita è sensato, anche se bisogna tener conto che ognuno di noi ha i propri ritmi biologici e aggiungere la fatica della camminata a quella di svegliarsi presto e impiegare parecchio a carburare, non è proprio gradito a chi è poco abituato. Inoltre si è inevitabilmente costretti a partire a stomaco vuoto, rimandando la colazione a dopo l’attività.

Uscire nel tardo pomeriggio è un’altra possibilità, più apprezzata da chi, seppur stanco dopo ore di lavoro, in questo momento della giornata si sente fisicamente più efficiente e in grado di attivarsi senza troppa difficoltà. La controindicazione di questa scelta sta nel fatto che per gran parte dell’anno si è costretti a camminare in zone non particolarmente illuminate e, soprattutto se si è in città, con livelli d’inquinamento massimi per il fatto che si è nel momento di maggior traffico della giornata.

Fare attività di mattina offre però un grandissimo vantaggio: se la sveglia non fa scherzi hai la camminata garantita. I mille imprevisti quotidiani non ti assicurano invece di avere libera la parte di pomeriggio in cui volevi fare la tua sgambata.